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Il libro è costituito da una raccolta di saggi su argomenti diversi.

Il saggio iniziale, Spettri, spiriti, suoni e voci dall’Aldilà, offre un'ampia panoramica delle rappresentazioni di fantasmi all’interno della letteratura latina. Ci sono poi, riscritte e ampliate, nove conferenze tenute presso licei e associazioni culturali.

I temi trattati sono:

- il sogno e la divinazione

- la storia di Medea da Euripide fino ai nostri giorni

- la discesa agli inferi di Orfeo

- la teoria sulla memoria individuale così come elaborata da Cicerone

- il personaggio di Giulio Cesare e il suo innalzamento a modello del potere

- la visione degli dei, dell’amore e della morte nel poema Sulla natura di Lucrezio

- la figura del poeta Orazio come simbolo del rapporto fra un intellettuale e il potere e come modello del conflitto fra vita privata e immagine pubblica

- la simbologia dell’asino come paradigma di vizi umani

- la storia del circo equestre fin dalle sue origini preistoriche.

Questi temi sono apparentemente molto staccati l’uno dall’altro, ma c’è in realtà un filo logico che li collega: questo filo si dipana negli “Intermezzi”, ovvero nelle pagine di passaggio fra le diverse sezioni, che servono proprio a collegare fra loro i diversi argomenti. Le pagine di collegamento hanno estensione diversa: alcune sottolineano semplicemente dei passaggi ‘logici’ (Dai fantasmi ai sogni, Dalle allucinazioni a Medea, Da Medea al viaggio di Orfeo nel mondo dei morti, ecc.); altre pongono l’accento sulla persistenza di alcuni temi culturali attraverso i secoli (Dai miti greci alla sopravvivenza delle nostre radici latine); altre ancora affrontano temi per così dire politici (come ad es. il rapporto fra letteratura e società, fra cultura letteraria e cultura materiale, ecc.) o psicologici (come ad es. il bisogno innato di raccontarsi).

Ogni sezione è per così dire introdotta da una poesia o da un breve testo in prosa, che, più o meno direttamente, si riferiscono all’argomento trattato. Le citazioni sono tratte da autori importanti del Novecento, come Pessoa, Borges, Canetti, Montale; da scrittrici e poetesse dall’Ottocento ad oggi, come Emily Dickinson, Lalla Romano, Maria Luisa Spaziani, e come, in particolare Marie Cardinal; e poi ancora da Shakespeare; e infine da Virgilio Sieni, il coreografo contemporaneo che a più riprese ha declinato in danza il poema latino di Lucrezio Sulla natura. La poesia di Pessoa sui fantasmi, quella di Borges sul sogno, quella della Spaziani sulla memoria, quella di Montale su Orfeo bene illustrano come certi temi siano immortali e come le suggestioni mitologiche agiscano sulla letteratura; la poesia della Dickinson sul circo illumina il fascino malinconico di quest’arte; la lunga citazione tratta dal libro D’ora in poi di Marie Cardinal, che vede sullo sfondo la vicenda di Clitemnestra, assassina del marito Agamennone, apre a tematiche femministe nella rivisitazione di antichi miti femminili... E tutte le citazioni illustrano in qualche modo anche i miei sentimenti e le mie riflessioni, concedendo allo stesso tempo dello spazio a quella che da sempre è la mia passione per la letteratura e per l’arte in generale.

Nel pensare, e nello scrivere questo libro, non ho inteso rivolgermi ad un pubblico di 'specialisti'; ma intendevo ed intendo  raggiungere chiunque abbia interesse per temi legati al mondo romano e alla storia culturale dell’Occidente. L’intento di arrivare a più persone possibile, di rendere il testo facilmente accessibile a tutti, mi ha portato a non dare per scontata alcuna conoscenza: e questo spiega il perché degli indici e dei repertori finali (Indici dei nomi ricorrenti –  Repertorio degli autori antichiRepertorio di personaggi dal Medioevo ad oggi), dove ognuno può trovare risposta ai propri dubbi o alle proprie lacune. Pensando poi ad un possibile utilizzo del libro da parte di insegnanti e studenti di scuola superiore, per percorsi e approfondimenti tematici, ho aggiunto una lunga serie di note, esplicative o di approfondimento.

Una delle motivazioni alla base della stesura del libro è stata sicuramente l’esigenza di mettere in luce la complessità della nostra cultura, con le sue molteplici 'radici': così, se il tema iniziale dei fantasmi è forse l'indicatore più significativo di questa complessità , il tema del sogno e della divinazione, oltre che riportarci a Freud e all’apporto che le teorie latine danno alla sua costruzione psicoanalitica, ci riconduce ad una cultura popolare profondamente radicata e mai scalfita dalla religione cristiana; i miti di Medea e Orfeo, oltre a farci comprendere il significato profondo dei miti stessi, ci fanno anche capire i modi della loro trasmissione nello spazio e nel tempo; la figura di Giulio Cesare apre uno squarcio su un modello di gestione del potere che non ha conosciuto e sembra non conoscere fine; l’esperienza del poeta Orazio illumina – come ho detto – i rapporti tra intellettuali e potere, e così via.